Il voto degli italiani all’estero: le primarie dell’Unione

Il 16 ottobre 2005, per la prima volta nella storia politica italiana, si sono svolte le elezioni primarie dell'Unione. La coalizione di centro-sinistra, ha richiesto al proprio potenziale elettorato di individuare il leader da candidare come futuro premier della prossima legislatura.
I risultati definitivi delle primarie dell'Unione in Italia riportano 4.290.388 votanti per un totale di 4.273.832 schede valide. L'esito degli scrutini ha fatto emergere un segnale deciso a favore della candidatura di Romano Prodi (con il 74% dei voti), seguito al secondo e al terzo posto da Fausto Bertinotti (Prc) e Clemente Mastella (Udeur) con, rispettivamente, il 14,7 e il 4,6% delle preferenze. La consultazione ha avuto luogo anche all'estero dove, in 20 nazioni, da Sidney a Vancouver, sono stati allestiti 170 seggi. Come già accaduto in occasione di consultazioni precedenti oltre confine, va sottolineato il basso livello di partecipazione registrato: per un potenziale bacino di aventi diritto al voto di circa 3 milioni e mezzo di soggetti, si sono espressi solo in 20.822 per un totale di 20.655 schede valide.
L'esito della consultazione nel resto del mondo ha comunque sostanzialmente confermato gli esiti riscontrati sul territorio italiano, dando luogo ai seguenti risultati: Prodi (75,2%); Bertinotti (10,8%); Di Pietro (7%); Mastella (2,8%); Pecoraro Scanio (2,1%); Scalfarotto (1,4%); Panzino (0,8%).

In sintonia con i risultati nazionali (v. tab. sopra) si è avuta infatti la netta conferma di Prodi, che all'estero ha superato il 75% delle preferenze, mentre si riscontra un minore consenso - rispetto a quanto accaduto in Italia - a favore della candidatura di Bertinotti (10,8% all'estero contro il 14,7% in Italia) e di Mastella (4,6% in Italia contro il 2,8% all'estero). Il dato da segnalare emerso dalla consultazione oltre confine è indubbiamente il risultato conseguito da Antonio Di Pietro (Italia dei valori) che con 1.456 voti (pari al 7% del totale) si è collocato al terzo posto.
Rispetto alla "geografia" del voto, non si riscontrano all'estero, anche considerando i singoli paesi, comportamenti anomali nella distribuzione delle preferenze: ovunque è prevalsa una chiara indicazione a favore del candidato dell'Ulivo. Da segnalare i paesi in cui si è votato di più: Svizzera (4.504 voti validi), Argentina (2.644), Belgio (2.373), Australia (2.224) e Germania (2.067). Piuttosto modesta la partecipazione al voto in Gran Bretagna e negli Stati Uniti con, rispettivamente, 976 e 513 voti validi (cfr. anche tabella seguente).

Fonte: http://www.unioneweb.it/wp-content/uploads/documents/risultati-primarie100.pdf

A puro titolo di nota e curiosità, dalla tabella sopra riportata, è inoltre possibile cogliere alcune specificità dell'esito del voto riscontrato a livello di singoli paesi. Osserviamo allora come Prodi abbia conseguito un successo sensibilmente superiore alla media in Brasile (90,4%) e in Belgio (82,3%); Bertinotti è invece emerso proporzionalmente di più in quasi tutti i paesi ad eccezione delle aree americane (salvo l'Uruguay), australiane e del Belgio; Di Pietro ha riscosso i maggiori consensi in Svizzera, Germania, Stati Uniti e Canada; Mastella si è affermato maggiormente in Francia, Gran Bretagna e Argentina. Tuttavia, come già premesso, tali considerazioni, basandosi su una base quantitativa troppo limitata, vanno considerate con cautela e a puro titolo di nota.