In Italia il tema delle migrazioni, da alcuni decenni, ha registrato ricchi e importanti contributi storiografici. Esso inoltre è terreno fertile per la convergenza di una molteplicità di approcci disciplinari. Negli ultimi anni poi, gli imponenti spostamenti di popolazione indotti dalla globalizzazione, hanno reso ancora più ricca e variegata l’agenda dei soggetti e dei problemi che il fenomeno registra inserendo il tema di un’immigrazione caratterizzata da una prevalente presenza femminile.
Eppure, all’interno di una ricchissima letteratura su genere e migrazioni che ha ricostruito il caso dell’emigrazione delle donne italiane, le esperienze femminili di dislocazione e le trasformazioni nelle relazioni di genere che essa produce non sono state sufficientemente esplorate e soprattutto non hanno ancora prodotto una rielaborazione/ ridefinizione di concetti e categorie analitiche per la lettura dei fenomeni migratori più recenti: migrazioni interne e immigrazioni. Una serie di domande rimangono ancora senza risposte esaustive. Quali tipologie di “protagonismo femminile” è possibile individuare nei movimenti migratori? Se, come e in che misura l’esperienza emigratoria influisce nella relazioni tra le donne e nelle relazioni di genere sia nella sfera privata (matrimoni, maternità) sia nella sfera pubblica (associazionismo, politica)? Come cambia la percezione di sé, del paese di origine e di quello di accoglienza? Quali emozioni, sentimenti, vissuti, sistemi di rappresentazione, meccanismi di esclusione/inclusione essa produce? Come viene vissuta dai G2? Davvero segna nelle donne processi di emancipazione e consapevolezza critica dei propri ruoli e funzioni familiari e sociali? Come vivono l’esperienza le “nuove migranti”, le donne che negli ultimi vent’anni hanno lasciato l’Italia alla ricerca di migliori opportunità all’estero?
Per quanto il tema acquisti corposità all’interno della contemporaneità e quindi del più ampio fenomeno dell’emigrazione di massa, non vogliamo porre limiti alla diacronia e fare riferimento soltanto ad alcune delle variabili che generalmente vengono considerate quando si parla di emigrazione (fattori di espulsione, dinamiche di integrazione nel paese d'accoglienza, e così via), ma vogliamo porre maggiore enfasi sull’ esperienza stessa della dislocazione, delle dinamiche della memoria, della ridefinizione delle identità e delle dimensioni relazionali. D’altra parte, l’analisi di esperienze all’interno di un orizzonte temporale più ampio permette meglio di cogliere continuità e novità.
Data l’ampiezza del tema, incoraggiamo proposte che facciano essenzialmente riferimento al caso dell’Italia sia per le dinamiche “emigratorie” sia per quelle immigratorie.
Gli ambiti su cui sollecitiamo i contributi sono:
• prospettive teoriche, storiografiche e metodologiche su genere e migrazione;
• analisi di nuove fonti;
• ricostruzione di itinerari individuali e collettivi (emigrazione, immigrazione, migrazioni interne);
• esili, diaspore;
• migrazioni di ritorno; donne di origini italiane e straniere;
• migrazioni, rivoluzioni, trasformazioni politiche;
• associazionismo e reti sociali;
• genere e potere;
• maternità-emigrazione;
• memorie di genere;
• i G2: storiografia e memoria;
• le nuove mobilità;
• ridefinizioni identitarie.
Le proposte dovranno contenere: titolo dell’articolo, abstract (300 parole massimo) e breve profilo bio-bibliografico dell’autrice/ore. Dovranno pervenire entro il 5 Marzo 2013 all’indirizzo mail delle curatrici del volume:
Maria Rosaria Stabili: stabili@uniroma3.it
Maddalena Tirabassi: madtirabassi@virgilio.it
Gli articoli selezionati per la pubblicazione (max 60.000 caratteri, spazi e note incluse) dovranno essere consegnati in forma definitiva entro il 5 maggio 2013 e saranno sottoposti a peer review, anonimo nei due sensi.
Saranno considerati per la pubblicazione articoli in italiano, francese, inglese, spagnolo.
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