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In coincidenza con il centesimo anniversario della “marcia su Roma”, l’Istituto Italiano di Studi Germanici di Roma e la Fondazione Luigi Einaudi di Torino promuovono congiuntamente un convegno di una giornata e mezza, dedicato al riesame dei rapporti culturali tra Italia e Germania tra le due guerre mondiali.
L’idea a monte dell’iniziativa trae spunto da un noto saggio risalente alla fine degli anni Ottanta, tra le pagine del quale Jens Petersen intravide nel Kulturabkommen del 23 novembre 1938 uno dei passaggi preliminari fondamentali in vista dello Stahlpakt che l’Italia fascista e la Germania nazionalsocialista avrebbero siglato nel maggio dell’anno seguente[1].
Benché non possa negarsi la natura perlopiù accessoria di quell’accordo, risulta tuttavia interessante notare che, in quella specifica occasione, ambedue i regimi aspirarono a legittimare i reciproci progetti di rinnovamento radicale dell’ordine internazionale a partire da una conclamata sintonia di carattere essenzialmente culturale e ideologica. Ciò non toglie tuttavia che, nel quadro di un’alleanza destinata presto ad assumere connotazioni fortemente competitive, ciascuno di essi non esitò a rivendicare apertamente il proprio primato culturale.
Sulla base di tali premesse, il convegno intende indagare i flussi di mutua influenza, scambio e confronto culturale che interessarono l’Italia fascista e la Germania nazionalsocialista, secondo una prospettiva che ne ripercorra l’evoluzione nel periodo antecedente al 1938 e ne contestualizzi la genesi nel complesso panorama dei processi di ristabilimento dei rapporti reciproci che presero avvio a partire dai primi anni Venti.
Il convegno sarà perciò articolato in tre sessioni, rispettivamente dedicate: a) alle svariate personalità, – da Robert Michels e Giuseppe Bottai a Werner von der Schulenburg ed Erwin von Beckerath – che si resero protagoniste del dialogo italo-tedesco negli anni Venti e Trenta; b) ai diversi luoghi istituzionali – dal Petrarca Haus di Colonia all’Istituto di Studi Germanici di Roma – che promossero gli scambi culturali tra Italia e Germania; c) alle grandi questioni politico-culturali – da quelle ad esempio poste dalla Konservative Revolution a quelle poste dal corporativismo – intorno a cui si animò il confronto tra i due paesi.
Gli organizzatori del convegno invitano dunque a presentare relazioni originali che favoriscano la discussione e, al tempo stesso, consentano di approfondire il complesso tema delle relazioni culturali tra Italia e Germania tra le due guerre mondiali.
COMITATO SCIENTIFICO: Dott.sa Elisa D’Annibale, Dott. Federico Trocini, Prof. Brunello Mantelli, Prof.sa Elisabeth Galvan
ENTI PARTNER: Centro italo-tedesco per il dialogo europeo di Villa Vigoni e To-Europe Centro Studi sull’Europa (TO-EU) del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino
Modalità di partecipazione:
Il convegno avrà luogo dal 20 al 21 ottobre 2022 e sarà ospitato dall’Istituto Italiano di Studi Germanici di Roma (Villa Sciarra).
Gli interessati (non solo storici, ma politologi, sociologi, studiosi di letteratura etc.) possono presentare una relazione (di circa 20 minuti), inviando un abstract di 300 parole con un titolo e un breve profilo bio-bibliografico entro domenica 29 maggio a Elisa D’Annibale (dannibale@studigermanici.it) e Federico Trocini (federico.trocini@fondazioneeinaudi.it). Entro il 15 giugno saranno resi noti i nomi dei relatori invitati a partecipare.
Il convegno si svolgerà preferibilmente in italiano, tedesco e inglese. È dunque gradita la conoscenza almeno passiva di due lingue oltre alla propria. In caso di emergenze legate alla pandemia di COVID-19, il convegno potrà svolgersi in modalità telematica.
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[1] J. Petersen, Vorspiel zu „Stahlpakt“ und Kriegsallianz: das deutsch-italienische Kulturabkommen vom 23. November 1938, in «Vierteljahrshefte für Zeitgeschichte», Jg. 36, H. 1, 1988, pp. 41-77.