Ho incontrato Fiorenzo Alfieri nel 1995 quando ancora era direttore della Scuola elementare Niccolò Tommaseo a cui era iscritto mio figlio. Ero andata a proporre un progetto di un corso di aggiornamento per insegnanti e una serie di lezioni nelle classi sulle tematiche migratorie. Nelle scuole primarie di quegli anni a Torino stava aumentando rapidamente il numero di bambini stranieri, ma fino a quel momento tutte le iniziative locali erano rivolte agli studenti delle scuole medie e superiori. Anche della grande storia delle migrazioni italiane non si parlava nelle elementari. La proposta venne accolta con calore da Alfieri e quell’anno entrai a far parte della commissione intercultura della scuola. Ai corsi di aggiornamento per gli insegnanti si affiancarono le lezioni in aula. I risultati andarono al di là di ogni aspettativa. Alla festa di fine anno venne inaugurata una mostra realizzata attraverso i disegni e le istallazioni fatte dai bambini, grazie a un gruppo di attivissimi insegnanti, che mostravano con rara efficacia come il messaggio «siamo tutti migranti» fosse stato recepito con chiarezza. Alla mostra venne affiancata anche una piccola pubblicazione: Se conosco non ho paura. L’intercultura nella scuola elementare (Bra, cn,, Stampa Comunicazione, 1996). Grazie Fiorenzo per la tua lungimiranza anche sulle politiche dell'inclusione.
Maddalena Tirabassi