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Uk, italiani “turisti del welfare”? “No, al 20° posto tra chi chiede sussidi”. E gli immigrati “pagano servizi e pensioni ai britannici”

da Il Fatto Quotidiano, 19.09.2015

“La libertà di movimento sia la libertà di trasferirsi verso un lavoro certo”. Tradotto: “No ai turisti del welfare”. Ciò che il ministro dell’Interno britannico, Theresa May, non dice nel suo editoriale pubblicato sul Sunday Times, però, è che gli immigrati arrivati nelRegno Unito tra il 2001 e il 2011 e a cui vorrebbe negare l’ingresso hanno fatto registrare un saldo positivo tra contributi versati ebenefit ricevuti di 25 miliardi di sterline, circa 34 miliardi di euro. Dati, quelli forniti da una ricerca svolta dal Centre for Research and Analysis of Migration (Cream) della University College diLondra (Ucl), che dimostrano come l’immigrazione in Uk “sia una risorsa che serve a ripagare anche il saldo negativo che, invece, si registra se si comparano gli stessi dati relativi alla popolazione britannica”, spiega a ilfattoquotidiano.it il professor Tommaso Frattini, tra i ricercatori che hanno redatto il report.

L’idea messa in campo da May e dal governo guidato da David Cameron, oltre che indebolire l’economia britannica che si basa per buona parte sul lavoro degli immigrati, sarebbe anche inapplicabile. “Tralasciando il fatto che, in quanto Paese membro dell’Unione Europea, la Gran Bretagna deve attenersi come gli altri al principio di libera circolazione – dice a ilfattoquotidiano.it il Console Generale d’Italia a Londra, Massimiliano Mazzanti -, questa mossa non terrebbe conto degli oltre due milioni di britannici che vivono negli altri Paesi membri. Come giustifichi la loro permanenza fuori quando tu blocchi gli ingressi? È impensabile”.

Ciò che preoccupa ilgoverno britannico è l’aumento del numero diimmigrati registrato negli ultimi anni. Sono 330mila i nuovi arrivi inUk da marzo 2014 allo stesso periodo del 2015, 94mila in più rispetto al periodo precedente (+28%). Tra questi ci sono i 57.600 italiani che si sono registrati ai servizi di previdenza sociale, contro i 42mila del periodo precedente. Arrivi che, sostiene la May, potrebbero portare oltre Manica “turisti del welfare” in cerca di sussidi e assegni di disoccupazione.

 

Tratto da Il Fatto Quotidiano, 19 settembre 2015

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/19/uk-italiani-turisti-del-welfare-no-al-20-posto-tra-chi-chiede-sussidi-e-gli-immigrati-pagano-servizi-e-pensioni-ai-britannici/2008969/

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